Insegnamenti
Abhinavagupta
Essenza dei
Tantra:
Il bagno
Necessario, abbiamo detto, esporre l’iniziazione; onde al fine di illustrarne la
natura, imsegnamo adesso il bagno, da cui dev’essere preceduta: il quale
consiste in uno stato di purezza e questo in una conpenetrazione colla natura propria
del Signore.
La purità consiste infatti in una rimozione di ogni
lordura e la lordura nella falsa presunzione che quanto è al Signore identico sia,invece,
inquinato da cose diverse da Lui. L’impurità qui consiste perciò che si il
nostro Sé, essenziato com’è di libera intelligenza e beatitudine, e sì il tutto
siano inquinate da cose diverse dal Signore.
E questa impurità si traccia mediante una compenetrazione
col gran Tremendo, al quale, a seconda degli individui può essere realizzata o
immediatamente o grazie all’ausilio di altri mezzi di realizzazione.
Di bagni, poi, per ottenere la detta convinzione, ce ne
sono di parecchi tipi, da celebrarsi tutti o alcuni soltanto-uno, due, tre,
eccetera- a seconda dei luoghi, dei tempi e degli individui.
Tali tipi sono, precisamente, otto, nel senso che bisogna
meditare in identità col Signore, mercé la proiezione dei mantra, gli otto
“corpi”, ossia la terra, l’acqua, l’aria, il fuoco, l’etere, la luna, il sole e
l’io: i quali così meditati e compenetratosi con Lui, come a Lui identico,
anche il corpo, tale compenetrazione col Signore viene quindi ottenuta anche
dall’intelligenza, la cui attività mai si svolge separatamenrte dal corpo,
eccetera.
Quanto poi a certi individui, il bagno, le belle vesti,
eccetera, siccome suscitano- come è detto nell’ Ānandaśāstra- un senso di soddisfazione
interiore, possono fungere essi stessi da veri e propri mezzi di realizzazione
rispetto al Signore. I frutti principali conferiti da questi otto bagni sono rispettivamente,
la fermezza, l’ncremento, la forza, la consumazione delle maculazioni, la
pervasione, la capacità di creazione, la capacità di conservazione,
l’immedesimazione, e tutto questo poiché i mantra assumono la natura di ciò su cui vengono proiettati.
Quanto agli Eroi, si ha, sennonchè questa
differenza, ossia polvere dei campi di battaglia, acqua forte, aria di
crematori, cenere dei roghi, etere dei cimiteri, luna e sole nei cimiteri ed un
io purificato da ogni rappresentazione discorsiva.
Oltre a ciò, i bagni possono essre duplici:
esteriori ed interiori. Quelli esteriori, consistenti in un’immersione dentro
gli otto corpi, consustanziati coi mantra oggetto di venerazione, in identità
con essi, li abbiamo giòà esposrti.
Un bagno diverso, più importante dei precedenti,
consiste nell’identificazione con Śiva, in virtù d’un’opportuna ispezione, una
bevanda inebriante, di potere beatifico, contenuta in un teschio, nell’adorare
in essa la ruota dei mantra e, infine nel soddisfare epropiziare, con essa la
ruota delle divinità che risiedono nel corpo e nel soffio vitale.
I bagni interiori consistono in un’immedesimazione
colle varie ruote della terra, eccetera, grazie ad una concentrazione su questi
elementi.
Il bagno è, dicono,
un’immersione
nel Gran Tremendo;
ma, qualunque sia,
l’esteriore
non è quello vero
ma è così detto solo per
metafora.