scuola di ricerca spirituale

Insegnamenti

Coagula et solve


Vorrei portare l’attenzione su ciò che accade quando ci sono eventi, attivazioni o conflitti importanti, perché si tratta di un momento decisivo per comprendere la realtà e le vostre relazioni.

A vari livelli della nostra esperienza si sedimentano delle tracce di vissuto non riconducibili a uno specifico individuo né a una singola circostanza, ma che si possono allineare in un’unica frequenza. Tali tracce di vissuto sono frammentarie ma, passando attraverso circostanze catartiche, si compattano, costituendo un’unica energia a una frequenza indifferenziata. Unendosi creano un’energia dirompente che deve essere rilasciata. La condizione successiva al compattamento e al rilascio è un vero e proprio stadio successivo. È possibile accedere a uno stadio successivo soltanto quando le tracce di vissuto si siano compattate, organizzate e liberate. Ciò che troviamo in seguito è una più alta qualità di esistenza.

Il medesimo processo avviene nella società e avviene pure nell’universo. Quando accadono eventi catartici quasi sempre osserviamo il momento catartico in quanto tale. Non è, tuttavia, il fatto in quanto tale a costituire l’esperienza evolutiva o di trasformazione, bensì la condizione successiva. È in essa che possiamo individuare le tracce di ciò che accadrà da quel momento in avanti.

Una parte delle esperienze che facciamo nella nostra disciplina è esattamente questo. La qualità che di volta in volta sperimentiamo «al di sopra», la cosiddetta «spinta ulteriore», è possibile soltanto a partire da un momento di coagulazione e di liberazione. Ogni volta che vogliamo accedere a un livello ulteriore dobbiamo passare attraverso una catalizzazione, dobbiamo trovare il modo di aggregare frange di vissuto disgregate e, affinando la sensibilità, essere in grado di individuare quali sono gli eventi catartici che possono far coagulare tali fronde. I maestri Zen riescono, di solito, a fare proprio questo: aggregare le frange. Ogni maestro deve imparare a farlo. Io lo faccio con la provocazione. Ogni livello dell’esistenza presenta delle frange di vissuto da aggregare e far esplodere, l’evoluzione consiste in questo.

A livello sociale non possiamo pensare che le cose che accadono siano casuali, sono anch’esse la risultante di una serie di fronde. Il fatto, per esempio, che un leader politico abbia sperimentato e dato enfasi alla depravazione rendendola visibile, ha fatto esplodere e catalizzato una situazione diffusa. L’onda moralizzatrice seguente è la conseguenza diretta di quell’esperienza. Bisogna poi verificare se sarà effettiva oppure no, giacché ci sono sempre interessi contrastanti in questi frangenti.

Tutto ciò vale anche per le dinamiche familiari. Se riusciamo a guardare le cose con una prospettiva diversa è molto interessante cogliere il ruolo di ogni membro di una famiglia, in quanto ognuno possiede un compito specifico: è come un grande ingranaggio dove ognuno fa la propria parte. Grazie a questo ‘fare ognuno la propria parte’ siamo in grado di vedere tutti gli spezzettamenti della realtà condensati all’interno di un singolo ceppo familiare. Ogni ceppo familiare si coagula intorno a un nucleo che diviene il collante di tutti gli individui che fanno riferimento a quel determinato ceppo. Individuare quale sia il nucleo in questione fa comprendere la ragione per la quale determinati individui fanno parte di quell’aggregato, perché proprio lì e non altrove.




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